Ciao Scorbozie (e scorbozii e scorboautisti)!
colgo l'occasione in questo venerdi' a casa da sola con la bimba (Pedro e' andato a lavorare oggi) per buttarmi sul blog nella mia nuova condizione di neomamma, d'ora in poi leggero' con gusto i vostri posteggiamenti glamorosi pieni di cose sciccosissime e culturalmente interessanti e replichero' con aggiornamenti caccosi e vomitosi.. hihihih, no, dai, la Roby ha ragione, non ero una femeneta prima e non i convertiro' in una mammina a 180 gradi adesso.
a dire la verita' a parte la stanchezza fisica e mentale costante e due episodi di pianto emotivo (una volta perche' non riuscivo a chiudere un pannolino, l'altra per un commento infelice del canarino) sto abbastanza bene e non ho subito questo gran cambio da "sono mamma!" che tante provano. Infatti ad alcune donne capita di non sviluppare il legamen madre-figlia/o immediatamente e di metterci del tempo per rendersi conto che questa nuova minipersona e' veramente parte della famiglia. Ecco, a me sta andando cosi'. Pedro invece fin dal primo momento e' entrato in modalita'-papa' ed e' veramente sbocciato, si vede che non aspettava altro! Quando leggo nei forum o nelle riviste specializzate di questi uomini riluttanti che devono essere coinvolti con gran sforzo nel ruolo di padre e placati perche' si sentono 'esclusi' soprattutto se la madre allatta, mi vien da ridere...
Orbene, chiedevate del parto, ma volete veramente saperlo???
Se si, leggete oltre.
Premettiamo che ogni esperienza e' unica e che piu' si pianifica piu' si rischia di venir delusi. Infatti io avevo pensato dall'inizio di andar con l'epidurale, poi invece mi son fatta convincere dei benefici del parto naturale e ho costruito quest'immagine mentale di me che riuscivo a gestire la cosa con successo. Orbene, questo e' stato possibile solo per le prime 5 ore di contrazioni cioe' dall'una e mezza di mattina alle 6, stando in casa e cercando di superare ogni nuova ondata di dolore lancinante una ad una... pero'... voi che mi conoscete, care donnaccie, sapete l'effetto che la carenza di sonno ha su di me. Alle 6 arriviam in ospedale in taxi, ero uno straccio, mi addormentavo tra una contrazione e l'laltra (e' vero!). Siamo andati al Birth Centre, cioe' questa zona dell'ospedale per parti naturali e minima tecnologia. Appena hanno saputo che ero italiana mi hanno mandato una ostetrica italica credendo di aiutarmi... e invece no! questa tizia era totalmente negativa e mi ha smontato il piano che avevam fatto per la nascita punto per punto, dicendomi che ero solo all'inizio, che dovevo esser realistica e che il parto in vasca non era proprio per me, inoltre che non c'era modo di darmi alcun antidolorifico cosi' presto nel travaglio... insomma, l'atteggiamento da manuale per far sentire qualcuno demotivato e disperato! Ovviamente con il calo di autostima aumenta la percezione del dolore...
Per fortuna che questa se n'e' andata alla fine del suo turno, dopo un paio d'ore, ed e' subentrata una ostetrica irlandese dal polso di ferro che ha preso in mano la situazione, ha suggerito una strategia diversa con iniezione di morfina per farmi riposare e un mix di gas da respirare durante le contrazioni piu' forti, inoltre sia lei che l'apprendista ostetrica (una studentessa giovane giovane e molto timida) non facevano che ripetere : you're doing good, well done etc etc, il che, pur sospettando che fosse una bugia da parte loro, mi ha aiutato molto a non perdere la speranza. Per non parlar di Pedro che e' stato costantemente con me facendosi stritolare una mano e con l'altra mettendo in pratica le tecniche di massaggio che avevamo provato durante la gravidanza. bravo Pedro!
Proseguiamo. Verso l'una l'ostetrica decide di provar a vedere se la bimba era pronta per esser spinta fuori, si rompono finalmente le acque, brutte notizie, la bimba sembra stressata e il battito cardiaco non si riprende abbastanza in fretta, inoltre la testolina e' ancora troppo in alto... in quattro e quattr'otto vengo messa su una sedia a rotelle e catapultata in ascensore per esser portata nelle sale parto al piano di sopra dove Jasmine, una dottoresse cinesissima di faccia ma inglesissima e pure simpatica nella favella mi dice che prima di esaminarmi vuole che io stia in una condizione confortevole e mi offre un'epidurale... ah, la parola magica! quello che avevo sognato di chiedere ma non osavo! Vengon chiamati due anestesisti, di cui uno tedesco-irlandese super alto e super giulivo, mi fanno curvare come un gamberetto per inserire l'ago nella colonna vertebrale et voila'! tutto il dolore sparisce!!!
Pero'...
Altre brutte notizie, la testa della bimba e' girata di lato, non riescono a girarla manualmente e per quanto spinga non riuscirei a farla nascere da sola. vengo ricatapultata dal letto su una barella con ruote, mi danno il sacchetto con il liquido per l'epidurale da abbracciare nella corsa verso la sala operatoria: we are taking you to the O.T. ! (operation theatre, mi sono sentita come in una puntata di E.R.!!!). D'un tratto sono circondata da una folla di puffi in camici e cuffiette blu, i due anestesisti, l'ostetrica irlandese e la studentessa timida, la dottoressa jasmine e la sua vice, un'altra ostetrica del piano di sopra (una bresciana di nome Stefania, scopriremo dopo, insomma un'altra italiana, ma delle italiane brave, mica come la tizia del birth centre) piu' alcuni personaggi che eran li' per prestar assistenza, nonche' lo stoico Pedro anche lui inpuffato e un po' preoccupato dal rischio che la situazione degenerasse in un cesareo, come ci hanno anticipato... per fortuna cosi' non e' stato. Jasmine ha agguantato la bimba con una ventosa e con l'intero team che mi diceva quando spingere all'arrivo delle contrazioni abbiam finalmente portato la bimba alla luce!
direi che come post e' lungo abbastanza, no? Al prossimo riprendo il filo e vi racconto dei primi 14 gg.
p.s.: se proprio volete pensare ad omaggiare Irene, vi proibisco di regalarmi vestitini o golfini, siamo inondati di regali simili. Posso suggerire di cominciar ad anticipare libri per bimbi o cd di ninne-nanne o musica del mondo (van bene anche i cori degli alpini bassanesi o melodie del quattrocento con liuti)???